Intervista alla dottoressa Isabella Penazzi, pediatra di famiglia dal 1992.
Meno nati, scuole a rischio.
Intervista alla dottoressa Isabella Penazzi, pediatra di famiglia dal 1992.
Nel 2018, sono stati 26 i bambini battezzati nelle varie chiese della Parrocchia.
Il calo delle nascite, è evidente in tutta Italia e anche a Modigliana, negli ultimi venti anni, si contano meno nati :
nel comune di Modigliana sono state 29 (fonte : Bilancio Demografico 2018 - Comune di Modigliana). Su questa situazione e sulle famiglie abbiamo intervistato la dottoressa Isabella Penazzi, pediatra di famiglia a Modigliana, dal 1992, convenzionata dall'Ausl.« Negli ultimi venti anni - spiega - le nascite a Modigliana sono calate progressivamente. La denatalità, purtroppo, è iniziata prima della crisi economica.
Ora abbiamo difficoltà a mantenere il presidio scolastico. Per mancanza di bambini sono a rischio le future classi di prima e seconda elementare. Ma non va bene in generale per i giovani, perchè a Modigliana vi è scarsa possibilità di formazione e ci sono poche possibilità di lavoro. Qualche segnale positivo viene da numerosi giovani che si sono inseriti nel settore dell'agricoltura. Ma non è sufficiente.
Però Modigliana è un paese a misura d'uomo ?
Certo e parecchi delle nuove generazioni hanno scelto di rimanere a vivere qui, magari riutilizzando le case dei propri nonni rimaste vuote, ma la mancanza di lavoro e di formazione per i propri figli, li costringe a fare i pendolari dalle città limitrofe : Faenza e Forlì e quando i figli crescono, a trasferirsi.
Inoltre mettere al mondo un bambino per le famiglie, viene sempre più percepito come una limitazione alla libertà di coppia ; meno tempo libero per sè stessi, meno tempo da trascorrere spensierati con gli amici.
Cosa porta a questo ?
Le famiglie sono sempre più denuclearizzate ; i nonni, per via dell'allungamento dell'età pensionalbile, sono sempre meno presenti e disponibili. Le altre soluzioni come baby-sitter o l'asilo nido sono molto costose. Per cui, per un terzo dei casi, la scelta di fondo forzata, per le coppie, è di avere non più di uno oppure nemmeno un figlio. Per un terzo dei casi, sono famiglie denuclearizzate anche a causa di per incompatibilità familiari e faticano a poter scegliere adi mettere al mondo un figlio. Ma qualcuno li vuole i figli ?
Fortunatamente il rimanente terzo è costituito dallo « zoccolo duro » delle famiglie che resiste con uno o due figli.
I nonni hanno un ruolo fondamentale per le giovani famiglie ; dove almeno un nonno è disponibile e presente, le famiglie sono più propense ad avere più di un figlio. L'appoggio familiare o simile, come nelle situazioni delle famiglie allargate, è indispensabile. »Come vivono le famiglie, adesso?
Oggi vivono una situazione di angoscia ; sono pressate dalle troppe incombenze burocratiche per organizzare la gestione ei bambini e dalle altre organizzazioni educative che contano su di loro. Sulle famiglie vengono così a pesare troppe aspettative. Anche le donne sono costrette a lavorare per necessità e se non ci sono i nonni o figure simili a prendersi cura dei bambini finita la scuola, sono costrette a tenere impegnati i prorpi figli in troppe attività sportive o con tablet, Tv e Internet...Così i bambini sono anche loro troppo attivi e non hanno abbastanza momenti dedicati al gioco e vengono a mancare loro le tradizioni (i racconti dei nonni, il dialetti...), la storia e l'identità della città.
Le mamme più serene e che riescono a crescere meglio i propri figli, sono quelle che per scelta, pur con una famiglia numerosa, hanno rinunciato al lavoro e si dedicano a tempo pieno ai figli e al volontariato, sia nelle varie associazioni che in parrocchia. Per il futuro ?
Vedo molta voglia di maternità e di paternità specialmente nelle giovani coppie sposate o semplicemente conviventi.
Basterebbe una politica locale concreta mirata alle famiglie, che favorisca le famiglie numerose. Faccio degli esempi : la famiglia senza figli paga per i rifiuti domestici quanto una famiglia con più figli...lo stesso vale per la retta dell'asilo nido, bisognerebbe che fosse gratis con l'iscrizione dal secondo figlio in poi...
E che la figura del pediatra di famiglia non sia destinata a scomparire!
fonte: "il Piccolo" di venerdì 1 febbraio 2019
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